Premiati in Giappone i ricercatori Cnr-Irib Domenico Nuzzo e Pasquale Picone

Chi l’avrebbe mai detto che un virus respiratorio potesse lasciare un segno indelebile nel nostro cervello? Due nostri ricercatori, Domenico Nuzzo e Pasquale Picone, sono stati premiati a livello internazionale per aver svelato il legame tra l’infezione da SARS-CoV-2 e lo sviluppo di malattie neurodegenerative, come l’Alzheimer e il Parkinson.
La cerimonia di premiazione si è svolta il 24 luglio a Fukuoka, in Giappone, nell’ambito del congresso NEURO2024 (https://neuro2024.jnss.org/en), l’assegnazione del  “2024 NSR Highly Cited Paper Award” ai ricercatori del Cnr-Irib Domenico Nuzzo e Pasquale Picone. Il riconoscimento viene dalla Japan Neuroscience Society, che ha voluto premiare gli studi sul potenziale neuroinvasivo del virus SARS-CoV-2, e in particolare l’articolo scientifico “Potential neurological effects of severe COVID-19 infection”, pubblicato nel 2020 sulla rivista Neuroscience Research, che ha gettato le basi per identificare il legame tra Covid-19 e neurodegenerazione, alla base della sindrome del Long-Covid
Nel cuore della pandemia, mentre il mondo intero era alle prese con un nemico invisibile, questi due ricercatori italiani analizzando attentamente i primi casi di Covid-19, hanno notato qualcosa di strano: molti pazienti, anche dopo la guarigione, continuavano a soffrire di sintomi neurologici persistenti, come difficoltà di concentrazione, stanchezza cronica e problemi di memoria.
La scoperta dell’invasività neurologica del SARS-CoV-2 ha aperto nuove prospettive nella ricerca sulle malattie neurodegenerative. I ricercatori stanno ora cercando di capire come il virus interagisce con le cellule del cervello e quali sono i meccanismi molecolari alla base del danno neurologico. Queste conoscenze potrebbero portare allo sviluppo di nuove terapie per il trattamento del Long-Covid e, più in generale, delle malattie neurodegenerative.
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